Valeria Zimmerman: Siamo a solo una consapevolezza di distanza dall'invisibile

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Valeria Zimmerman, Debbie Christie

Valeria Zimmerman, studentessa e traduttrice di lingua spagnola della RSE, ci racconta la magnifica storia di come siamo tutti a una sola consapevolezza di distanza dal sapere come quelli dell'”invisibile” partecipano nella nostra vita.
Ecco la storia di Valeria:

“Il 9 ottobre sono andata a Portland, Oregon a un concerto di pianoforte dove si esibiva il mio amico Greg .
Avendo deciso di vestirmi in modo elegante per questa speciale occasione, ho scelto di indossare degli splendidi gioielli d’epoca che appartenevano a mia nonna: collana, orecchini e anello.

L’anello era troppo piccolo per il mio anulare e quindi l’ho messo sul mignolo, e, sebbene fosse un po’ lento, riuscivo a tenerlo abbastanza bene … Dopo cena, mi sono recata al bagno con la mia amica Pam, mentre Debbie aspettava fuori. Nell’uscire dal bagno, dopo che mi ero lavata le mani, mi sono accorta di aver perso l’anello. L’ho detto a Pam, siamo rientrate a cercarlo, ma invano. Era di domenica e c’era tanta gente che entrava e usciva e quindi ho pensato che qualcuno l’aveva trovato e se l’era portato via.

Ero un po’ turbata poiché quell’anello aveva per me un valore più che altro sentimentale, più che intrinseco, perché la mia nonna era morta da diversi anni e io le ero affezionata tantissimo. Nel momento in cui ho cominciato a preoccuparmi per il fatto di averlo perso, ho deciso di autocorreggermi. Tra me e me pensavo: ” Questo incidente non rovinerà una giornata perfetta passata con i miei amici e quindi scelgo di essere felice a dispetto di tutto’.

“Decidemmo di affittare una stanza per la notte e di ritornare a Yelm il giorno dopo”.
“Quando sono uscita dal bagno della stanza d’albergo, la prima cosa che ho visto nel bel mezzo del mio letto è stato l’anello di mia nonna!
Il mio primo pensiero è andato a Debbie, che magari l’aveva trovato nella macchina e poi l’aveva messo là sul letto affinché lo vedessi, ma quando gliel’ho chiesto lei mi ha risposto: “Quale anello”?
Lei non sapeva nemmeno che lo avevo perso il giorno prima, perché non volevo far preoccupare nessuno e quindi l’unica persona che ne era al corrente era Pam.

 

Poi ho capito che in realtà l’anello si era manifestato sul letto poiché non si sarebbe potuto manifestare in nessun altro modo. Dopo aver detto a Debbie ciò che era successo, lei mi ha risposto che era stata mia nonna a ridarmelo. Le sue parole risuonavano nella mia anima come una grande verità e i miei occhi si riempivano di lacrime nel ricordare la mia amata nonna; e in quel momento ho sentito la sua dolce presenza tra di noi”.

Clicca qui     per leggere l’intera storia.

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